Il costo di registrazione per ogni tipologia di contratto di affitto

Giovedì, 17 Novembre 2022 13:56
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Se si intende locare un immobile o affittarlo, è necessario sostenere il costo di registrazione del contratto di affitto.

Generalmente, tale spesa si divide in imposta di registro, del valore minimo di 67 euro, ed imposta di bollo, del valore minimo di 32 euro. Vediamo tutto ciò che c’è da sapere sul costo di registrazione del contratto di affitto.

Costi di registrazione del contratto di affitto: quali spese bisogna affrontare

Affinché i contratti di locazione vengano considerati validi dalla legge, è necessario che le parti dell’accordo sostengano il costo di registrazione del contratto di affitto. Tale costo comprende due tipologie di imposte, ovvero:

  • l’imposta di registro, la cui aliquota è fissata in base al tipo di immobile e generalmente pari al 2% del canone annuo, con un valore minimo di 67 euro;
  • l’imposta di bollo, il cui ammontare viene calcolato rispetto al numero di copie ed alla lunghezza del contratto e che, generalmente, è pari a 16 euro ogni 100 righe per ogni copia.

Per far sì che le parti procedano alla registrazione del contratto di affitto con il sostegno dei costi ad essa riferibili, vengono individuati due modalità di calcolo della tassazione differenti, ovvero:

  • il regime ordinario;
  • il regime di cedolare secca.

La scelta della registrazione del contratto di affitto con regime ordinario implica l’obbligo di corresponsione dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo, secondo le aliquote individuate per la tipologia di immobile locato, tramite modello F24 o addebito su conto corrente. Il costo di registrazione del contratto di affitto con cedolare secca, invece, è talvolta individuato come il più conveniente, dal momento che consente di esentare le parti dal pagamento del costo di registrazione del contratto di affitto, inclusa l’imposta di bollo. Tuttavia, in regime di cedolare secca, il reddito prodotto dalla locazione dell’immobile non è rilevante in sede di Irpef e, pertanto, non consente di accedere alle agevolazioni fiscali.

L’operazione di registrazione del contratto di affitto deve essere effettuata tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando i documenti digitali, o recandosi presso uno degli uffici competenti. In alternativa, è possibile sostenere il costo di registrazione del contratto di affitto nei CAF o presso le associazioni di categoria ed i dottori commercialisti.

Quanto costa registrare un contratto di affitto 4+4 e 3+2

Tra i modelli di contratto di affitto, possiamo segnalare:

  • il contratto di locazione a canone concordato, anche conosciuto come 4+4;
  • il contratto di locazione a canone libero, anche conosciuto come 3+2.

I numeri si riferiscono alla durata del contratto di affitto e, come ogni altro contratto concluso tra due o più parti, anche questi due modelli necessitano di registrazione per poter avere forza di legge. Entrambe le tipologie di accordo di locazione implicano il sostegno dei costi di registrazione del contratto di affitto individuabili nelle aliquote relative agli immobili ad uso abitativo.

Per gli immobili ad uso abitativo, il costo di registrazione del contratto di affitto 4+4 ed il costo di registrazione del contratto di affitto 3+2 è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per gli anni di durata dell’accordo. Rientra nel costo di registrazione del contratto di affitto 4+4 e nel costo di registrazione del contratto di affitto 3+2 anche l’imposta di bollo che, tuttavia, rimane in ogni caso variabile a seconda del numero di righe del contratto e delle copie realizzate.

Quanto costa la registrazione di un contratto di affitto transitorio

Il contratto di affitto transitorio è stato individuato per consentire la locazione di un immobile per tutti coloro che hanno esigenze abitative temporanee non turistiche. Si tratta di un accordo che prevede la locazione per una durata minima di 30 giorni e massima di 18 mesi, ideale per gli studenti.

Nonostante si tratti di una locazione piuttosto breve, è necessario anche in questo caso sostenere il costo di registrazione del contratto di affitto transitorio. Il pagamento dell’imposta di registro per questo tipo di locazione in regime ordinario di tassazione corrisponde all’aliquota stabilita per gli immobili destinati all’uso abitativo, vale a dire il 2% del canone annuo con un’imposta minima di 67 euro. Il costo di registrazione del contratto di affitto per studenti e, in genere, di qualunque altro contratto di locazione della durata inferiore ai 30 giorni, non deve essere sostenuto. Infine, è bene sapere che il costo di registrazione del contratto affitto transitorio cedolare secca prevede il versamento dell’imposta sostitutiva IRPEF, delle addizionali e delle tasse di registro e di bollo.

La registrazione dei contratti di affitto ad uso commerciale e dei terreni agricoli

I costi di registrazione del contratto di affitto commerciale ed i costi di registrazione del contratto di affitto dei terreni agricoli possono rientrare nelle aliquote individuate per:

  • la locazione di edifici di natura strumentale, per cui l’imposta di registro è fissata all’1% del canone annuo per i soggetti passivi IVA e al 2% negli altri casi;
  • la locazione dei fondi rustici, i cui costi di registrazione sono fissati allo 0,50 % del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero di annualità.

Pertanto, anche in questi casi, la registrazione contratto di affitto prevede dei costi obbligatori da sostenere, senza i quali gli accordi non sono considerati validi. 

Tabella riepilogativa dei costi di registrazione del contratto di affitto

Come abbiamo visto, la registrazione del contratto di affitto ha dei costi variabili a seconda della tipologia di contratto e del regime di tassazione scelto. Passiamo in rassegna le percentuali per capire come calcolare il costo di registrazione del contratto di affitto in base all’accordo scelto.

Tipologia di contratto/ Imposte

Valore percentuale dell’imposta di registro

Valore dell’imposta di bollo

Contratti di affitto 4+4 ad uso abitativo

2% del canone annuo, per un valore minimo di 67€

16€ ogni 100 righe del contratto e per ogni copia realizzata

Contratti di affitto 3+2 ad uso abitativo

2% del canone annuo, per un valore minimo di 67€

16€ ogni 100 righe del contratto e per ogni copia realizzata

Contratto di affitto transitorio ad uso abitativo

2% del canone, per un valore minimo di 67€

16€ ogni 100 righe del contratto e per ogni copia realizzata

Contratti di affitto commerciali (edifici di natura strumentale)

1% del canone annuo per i soggetti passivi IVA e 2% negli altri casi

16€ ogni 100 righe del contratto e per ogni copia realizzata

Contratti di affitto di terreni agricoli (fondi rustici)

0,50% del canone annuo moltiplicato per il numero di annualità

16€ ogni 100 righe del contratto e per ogni copia realizzata

L’obbligo di sostenere i costi di registrazione del contratto di affitto e, dunque, il versamento delle spese relative al contratto di locazione è riconosciuto in capo ad entrambi i soggetti, locatore e conduttore, in parti uguali. Tuttavia, è possibile accordarsi in maniera differente e, in particolare, far sì che solo il locatore si occupi del sostegno della registrazione del contratto di affitto ed i suoi costi , mentre non è possibile pattuire che sia solo il conduttore a dover versare l’intero pagamento.

Quanto si paga per la registrazione di un contratto di affitto?

Le imposte da pagare per la registrazione di un contratto di affitto dipendono dalla tipologia di contratto e, in particolare, dalla tipologia di immobile locato. Per i contratti ordinari, l’imposta di registro è pari al 2% del corrispettivo pagato dal conduttore ogni anno, mentre l’imposta di bollo rimane pari a 16€ ogni 100 righe del contratto e per ogni copia realizzata.

Quanto costa registrare un contratto di affitto all’Agenzia delle Entrate?

La registrazione del contratto di affitto presso l’Agenzia delle Entrate implica il pagamento dell’imposta di registro, pari al 2% del canone annuo stabilito dalle parti o dalla legge, per un valore non inferiore a 67€ e dell’imposta di bollo, pari a 16€ ogni 100 righe e per ogni copia del contratto di locazione.

Chi paga le spese di registrazione del contratto di affitto?

Locatore e conduttore sono obbligati a versare le imposte di registrazione in parti uguali. Tuttavia, è possibile, previo accordo tra le parti, stabilire che sia il locatore a pagare l’intera cifra relativa ai costi di registrazione del contratto di affitto mentre non è ammesso dalla legge che sia il solo conduttore ad accollarsi il totale delle spese di registro.

Quanto costa registrare un contratto di locazione 4+4?

Il contratto di locazione 4+4 è uno dei modelli più utilizzati per l’affitto di immobili ad uso abitativo. Per questa tipologia di immobili è stabilita un’imposta di registro del valore del 2% sulla base imponibile del canone corrisposto dal conduttore e un’imposta di bollo variabile a seconda della lunghezza del contratto e delle copie realizzate dell’accordo.